lunedì 24 dicembre 2012

Risultati Primarie per selezione candidature al Parlamento



Primarie per la selezione delle candidature al Parlamento per le elezioni politiche del 2013 (30 dicembre 2012)

Risultati a SOLESINO: Naccarato 12, Miotto 16, Narduolo 29 Piva 28, Galbussera 8, Pasquato 9, Pesce 1, Corso 30, Camani 2, Eughvenie 5, Piron 1. Votanti 77.
 
 

mercoledì 7 novembre 2012

RISULTATI delle PRIMARIE del Centrosinistra del 25 Novembre a SOLESINO

Risultati Primo turno:

 Bersani 85
Tabacci 0
Puppato 23
Vendola 16
Renzi 102
Totale votanti 226



Risultati Secondo turno:

Bersani 99
Renzi 97
Bianche 0
Totale votanti 196

martedì 16 ottobre 2012

Bersani, Puppato e Renzi candidati ufficiali PD a primarie di coalizione

Comunicato dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea nazionale PD

I candidati del Pd alle primarie di coalizione del centrosinistra sono Pier Luigi Bersani, Laura Puppato e Matteo Renzi.
Lo comunica l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea nazionale del Pd, riunitosi questa mattina per la verifica delle candidature di iscritti al partito alle primarie di coalizione.

“Nei tempi e nei modi previsti dall'Assemblea nazionale del 6 ottobre 2012” si legge nel comunicato dell’Ufficio di Presidenza, “sono pervenute alla Presidenza dell’Assemblea due candidature: Laura Puppato e Matteo Renzi. Entrambe le candidature sono corredate, come previsto, dalla sottoscrizione di una dichiarazione in cui i candidati riconoscono i fondamentali contenuti politici e programmatici deliberati dall'Assemblea e da un numero di sottoscrizioni almeno pari al 10 per cento dei componenti dell’Assemblea nazionale. Pertanto, i candidati del Pd alle primarie di coalizione del centrosinistra sono: Pier Luigi Bersani (Segretario del partito), Laura Puppato e Matteo Renzi”.

martedì 9 ottobre 2012

Italia Bene Comune

L’Italia ce la farà se ce la faranno gli italiani. Se il paese che lavora, o che un lavoro lo cerca, che studia, che misura le spese, che dedica del tempo al bene comune, che osserva le regole e ha rispetto di sé, troverà un motivo di fiducia e di speranza.
L’Italia perderà se abbandonerà l’Europa e si rifugerà nel suo spirito corporativo, se prevarrà l’interesse del più ricco o del più arrogante. Se speranza e riscatto non saranno il capitale di un popolo ma scialuppe solo per i furbi e i meno innocenti.
VEDI I TEMI DELLA CARTA D'INTENTI (clicca qui)
Questa Carta d’Intenti vuole descrivere l’Italia che ce la può fare, che ce la può fare ricostruendo basi etiche e di efficienza economica; che ce la può fare con uno sforzo comune in cui chi ha di più dà di più.
Sappiamo che la politica ha le sue colpe. E che quanto più profonda si manifesta la crisi, tanto più le classi dirigenti devono testimoniare il meglio: nella competenza, nella condotta, nella coerenza. Questo sarà il nostro impegno e la bussola per il nostro compito. Con la stessa sincerità, diciamo che non siamo tutti uguali. Non sono uguali i partiti, le persone, le responsabilità. Gli italiani sono finiti dove mai sarebbero dovuti stare perché a lungo sono stati governati male. Noi vogliamo chiudere quella pagina e aprirne un’altra.
L’Italia, come altre grandi nazioni, è immersa nella fine drammatica di un ciclo della storia che ha occupato l’ultimo trentennio. La gravità del quadro elimina molte certezze. Ma sono proprio le grandi rotture a dettare le regole del futuro. Nel senso che da una crisi radicale – dell’economia e della democrazia – non si esce mai come si è entrati. Le crisi cambiano il paesaggio, le persone, il modo di pensare. La sfida è spingere quel mutamento verso un progresso e un civismo più solidi, retti, condivisi. Davanti a noi, adesso, c’è una scelta di questo tipo: se batterci per migliorare tutti assieme o rinunciare a battersi. Se credere nelle risorse del Paese o affidarsi – e sarebbe una sciagura – alle risorse di uno solo. Se unire le energie disponibili e ripensare assieme l’Europa, o attendere che altri scelgano e dicano per noi.
Questo è il momento di decidere cosa vogliamo diventare. Quale ruolo dare a una nazione con la nostra tradizione, situata nel cuore di un Mediterraneo che le rivolte giovanili stanno modificando come mai era accaduto. Quale democrazia rifondare, dopo una crisi che ha corretto i confini della sovranità dei singoli stati. Insomma questo è il momento di ricostruire l’Italia che lasceremo a chi verrà dopo.
Il prossimo Parlamento e il governo che gli elettori sceglieranno avranno tre compiti decisivi. Dovranno guidare l’economia fuori dalla crisi rimettendola salda sulle gambe. Dovranno ridare autorità, efficienza e prestigio alle istituzioni e alla politica, ripartendo dai principi della Costituzione. Dovranno rilanciare – in un gioco di squadra con le altre nazioni e i loro governi – l’unità e l’integrazione politica dell’Europa.
Vogliamo dunque proporre la traccia di una discussione aperta sull’Italia attorno ad alcune idee fondamentali. Cerchiamo un patto con le forze politiche democratiche, progressiste e di una sinistra di governo, con movimenti e associazioni, con amministratori, con ogni persona e personalità che voglia contribuire a un progetto per uscire da una crisi senza eguali nella nostra memoria. Una crisi che affrontiamo con la zavorra di un debito pubblico da ridurre drasticamente e che richiederà scelte responsabili, di rigore e allo stesso tempo di enorme coraggio. Bisogna vedere i problemi e insieme cogliere le occasioni. L’Italia è in grado di farlo ma deve avere più fiducia nei suoi mezzi e meno paura del viaggio che dobbiamo fare. Non è più tempo di “contratti”, promesse, sogni appesi a un filo. Adesso è tempo di ripartire. Perché il peggio può essere alle nostre spalle. Se lo vogliamo.
 
 

COSTI DELLA POLITICA E TRASPARENZA

LE DECISIONI DEL GRUPPO REGIONALE  DEL PD: VIA I RIMBORSI FORFETTARI, PUBBLICAZIONE ONLINE DI REDDITI E BILANCI

In continuità con il percorso già intrapreso fin dall’inizio di questa legislatura, nel corso della riunione odierna il gruppo regionale del Partito Democratico Veneto ha assunto le seguenti decisioni, riguardanti la trasparenza sui redditi dei consiglieri e sulla gestione amministrativa del gruppo:

Pubblicazione online della dichiarazione dei redditi e dello stato patrimoniale dei singoli consiglieri.

Pubblicazione online del bilancio del gruppo.

Certificazione del bilancio del gruppo da parte di una società esterna.

Erogazione dei rimborsi ai consiglieri dietro presentazione di pezze giustificative, in luogo del rimborso forfettario.

Il gruppo del PD auspica che la conferenza dei capigruppo, convocata per domani, adotti questa linea di condotta per l’intero Consiglio.

Nel condividere i richiami del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per un’azione di totale trasparenza e risanamento della politica, i consiglieri del PD concordano sulla necessità che il Governo Monti adotti misure urgenti su questo versante.

Pubblicazione online della dichiarazione dei redditi dei singoli consiglieri

giovedì 10 maggio 2012

IL TAR ACCOGLIE IL RICORSO DEI COMUNI DI ESTE E BAONE E BLOCCA ANCORA IL REVAMPING DI ITALCEMENTI DI MONSELICE

9 maggio 2012

Con la sentenza 651/2012 pubblicata oggi, il TAR Veneto accoglie il ricorso dei Comuni di Este e Baone nelle sue parti essenziali e per effetto annulla l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dall'Ente Parco Regionale dei Colli Euganei in data 13 Dicembre 2010 prot. n° 13161 e la delibera della Giunta Provinciale di Padova n° 316 in data 29 Dicembre 2010, avente ad oggetto il giudizio di compatibilità ambientale per il progetto Italcementi S.P.A.. Inoltre condanna l'Ente Parco Regionale dei Colli Euganei al pagamento, a favore di parte ricorrente, della somma complessiva di Euro 4.000/00 (quattromila/00).
La sentenza contenuta in 20 pagine respinge molte delle eccezioni sollevate da Italcementi, ma in particolare evidenzia che la sentenza del Consiglio di Stato n° 1185 del 2012 non influenza questo giudizio, trattandosi di ricorsi proposti da parti distinte (Comitati prima e Comuni adesso). Ribadisce l'incompatibilità dei cementifici con il Piano Ambientale e ne evidenzia il forte impatto paesaggistico. Su questo punto i Giudici evidenziano che il Presidente dell'Ente Parco ha rilasciato l'autorizzazione paesaggistica nonostante la Commissione Tecnica del 29 Settembre 2010, avesse espresso a maggioranza parere contrario all'intervento in quanto presentava un forte impatto visivo e strutturale.
Sotto attenzione anche la Convenzione siglata da Comune di Monselice, Ente Parco e Italcementi dove il collegio evidenzia come la: " convenzione prevede che Italcementi versi all'Ente Parco, per interventi di interesse pubblico volti al miglioramento di aree compromesse nonché alla messa in sicurezza di fronti collinari, la somma di un milione di euro. Si tratta di una cifra cospicua, non imposta da disposizioni di legge. La destinazione della somma non è specificamente connessa ad eventi provocati per effetto dell'intervento approvato.(…). Si pone conseguentemente il dubbio che la somma che Italcementi si è obbligata a pagare, per finalità di interesse pubblico, costituisca un motivo di persuasione, affinchè il Presidente dell'Ente Parco procedesse al rilascio dell'autorizzazione paesaggistica impugnata, anche a costo di rilasciare un'autorizzazione paesaggistica illegittima".
E così nel dispositivo di sentenza possiamo leggere che il TAR: "Trasmette la presente sentenza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova, ai fini della verifica se l'illegittimo rilascio dell'autorizzazione paesaggistica impugnata abbia comportato la commissione di reati, in specie di abuso d'ufficio di cui all'art. 323 del cod. pen…."
La sentenza ha l'effetto di bloccare ancora una volta l'iter del Revamping di Italcementi. E di questo dobbiamo ringraziare la determinazione e la coerenza dei Sindaci Francesco Corso e Giancarlo Piva che senza indugi, si sono schierati dalla parte dei cittadini, a sostegno dei Comitati per difendere il futuro di questo Parco e la salute dei residenti.
Una sentenza che arriva nel momento in cui il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini prepara un Decreto per favorire l'incenerimento dei rifiuti nei cementifici. Con questo provvedimento il combustibile prodotto da rifiuti, che ora si chiama CSS, non sarà più considerato un rifiuto e per questo potrà essere utilizzato nelle cementerie. Diventa così concreto il rischio di vedere trasformati i nostri 3 cementifici in veri e propri inceneritori, ma con limiti di emissione notevolmente più alti.
Ora la nuova gestione del Parco Colli deve far ripartire con forza l"Accordo di programma" previsto Piano Ambientale, in vista di una graduale dismissione di questi impianti dichiarati incompatibili con le finalità del Parco. Un percorso che deve contemporaneamente prevedere garanzie occupazionali per i lavoratori impiegati. La speranza è che tutti i soggetti coinvolti si decidano finalmente ad operare in questa direzione e nel rispetto delle leggi.

(Francesco Miazzi)

sabato 24 marzo 2012

REGIONE VENETO: approvazione Finanziaria e Bilancio 2012

"Lega e PDL lontani - Bilancio lontano dai veneti.
Su palazzo Ferro Fini sventola bandiera Bianca"

“E’ un bilancio che segna la distanza profonda esistente tra Lega e PdL. La cosa grave è che questa divisione ha prodotto non solo un ritardo spaventoso nell’approvazione ma soprattutto una manovra piena di decisioni frutto di reciproche vendette. Su Palazzo Ferro-Fini sventola dunque bandiera bianca perché a pagare dazio sono i veneti, tra reinserimenti di tassazioni per i cittadini, regali agli amici potenti ed una sostanziale incapacità di rispondere ai bisogni cruciali, in primo luogo per quanto riguarda il sociale”.
Questo il giudizio finale della capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Laura Puppato, e del vice presidente della commissione bilancio, Piero Ruzzante, dopo l’approvazione della Finanziaria e del Bilancio 2012.
“Se ci sono state delle correzioni in corsa lo si deve al lavoro di supplenza a questa maggioranza e a questa Giunta litigiosa che come opposizione abbiamo dovuto svolgere. Senza dimenticare che in tutto questo caos, Zaia si è pure tolto il lusso di brillare come al solito per la sua assenza”.
SOCIALE: IL GRANDE IMBROGLIO, SETTORE SGUARNITO.
“Non possiamo non denunciare il gigantesco imbroglio - evidenzia da parte sua il vice presidente della commissione socio sanitaria, Claudio Sinigaglia - che è stato fatto attorno al settore del sociale, con la promessa non mantenuta dell’assessore Sernagiotto che aveva garantito per il fondo per la non autosufficienza 750 milioni: ne mancano invece all’appello ben 29, oltre ai 5 milioni per l’inserimento dei disabili nei centri diurni. Non si è vista la minima volontà di recuperare risorse. Di fatto si lasceranno sguarniti servizi essenziali per tante persone come i disabili che hanno bisogno di ricevere cure ed assistenza”.
DAL CENTRODESTRA PIU’ TASSE PER I VENETI.
“Come se non bastasse – proseguono Puppato e Ruzzante - Lega e PdL hanno deciso di reinserire con valore retroattivo la tassa dei consorzi di bonifica sugli urbani: il centrodestra in questo modo estorce ai veneti la bellezza di 16 milioni di euro. Altri 10 milioni verranno poi prelevati come tassa indiretta con l’applicazione del calcolo Irpef e non Isee ai ticket sanitari. Gravissimo poi l’azzeramento dei fondi di sostegno agli affitti: sono tutti pugni nello stomaco delle famiglie”.

LE CORREZIONI ALLA MANOVRA OTTENUTE DAL PD
Gli esponenti democratici mettono quindi in evidenza le modifiche approvate grazie agli emendamenti presentati.

TURISMO
“In questo settore, dove si sono registrati tagli pesantissimi malgrado il primato del Veneto, abbiamo ottenuto il ripristino di 4 milioni per gli Iat, fondamentali per garantire informazioni ed accoglienza degna di questo nome ai visitatori”.
ARPAV E VENETO STRADE
“Per queste due realtà a rischio di default la nostra azione di pressing ha portato allo stanziamento di 15 milioni che permetterà ad Arpav di sopravvivere e di 23 milioni per Veneto Strade. In ogni caso ci troviamo di fronte a un tampone che non sposta di una virgola il problema della gestione di questi enti essenziali”.
PESCA, AGRICOLTURA, TUTELA AMBIENTE
I democratici sottolineano quindi le approvazioni di altri emendamenti da loro proposti e che hanno permesso una seri di aumenti di finanziamento rispetto alla proposta iniziale della giunta. E’ il caso degli emendamenti del vice capogruppo Lucio Tiozzo per i 400 mila euro a favore della piccola pesca costiera, dei 2 milioni per gli interventi di ripascimento delle spiagge. Altri 2 milioni per gli impianti di sollevamento delle acque, a questi si aggiungono altri 500 mila euro per gli allevatori del Veneto (Arav). Sempre di 500 mila euro lo stanziamento che andrà a garantire l’erogazione dei risarcimenti alle zone del padovano colpite da calamità naturali.
SCUOLA, DIRITTO ALLO STUDIO, ORIENTAMENTO
Esito positivo ha avuto la manovra emendativa del Pd per questo comparto, con i 2 milioni ottenuti a favore dell’edilizia scolastica per gli interventi di messa in sicurezza, “soldi che comunque non esauriscono da soli l’emergenza sicurezza dei plessi scolastici”.
Quindi i 150 mila euro per il diritto allo studio, le borse universitarie ed il sostegno alle spese di trasporto degli studenti, ed altri 100 mila euro per l’orientamento professionale. Chiudono il quadro i 50 mila euro per ridurre, attraverso l’utilizzo del Mater BI, la nocività dei rifiuti prodotti dalle attività di ristorazione presso le mense, le feste e le sagre.
LAVORO E IMPRESE
Il gruppo del Pd ha ottenuto un aumento di risorse pari a 500 mila euro per il mondo della cooperazione ed 1 milione a sostegno della partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa (legge approvata nel 2010 per iniziativa del consigliere Franco Bonfante).
SICUREZZA E LEGALITA’
Due i risultati raggiunti. Da un lato i 130 mila euro per i centri anti violenza (parte di un pacchetto di 470 mila destinato alle politiche per le pari opportunità), dall’altro i 500 mila euro “grazie ai quali, una volta approvata la legge anticriminalità – dice Roberto Fasoli, promotore del disegno di legge - il Veneto potrà mettere subito in campo gli strumenti adeguati per cominciare a prevenire e contrastare con efficacia il crimine organizzato e mafioso, e promuovere la cultura della legalità e della responsabilità”.
Altre voci che sono state rimpinguate o che hanno trovato nuovo finanziamento dopo l’approvazione degli emendamenti del Pd, sono lo sport (+300 mila), il banco alimentare (+ 40 mila) e la digitalizzazione delle sale cinematografiche (+2,5 milioni).
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Bocciati gli emendamenti che chiedevano il ripristino delle risorse ai livelli del 2011 e gli investimenti nel Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, sono invece stati approvati all'unanimità due ordini del giorno che vedono come primo firmatario il vice presidente della commissione trasporti, Bruno Pigozzo. Con il primo si stabilisce l’impegno della Giunta e della Commissione a formulare entro 120 giorni una riforma nell’erogazione delle risorse di settore che superi l’attuale criterio legato alla spesa storica e restituisca equità al sistema del TPL . Altro impegno è quello di ricercare, anche in fase di assestamento, l’erogazione di ulteriori risorse da destinare al trasporto pubblico. Il secondo ordine del giorno impegna invece la Giunta a procedere entro 90 giorni alla definizione delle procedure per realizzare entro il 2012 il nuovo assetto di società miste di gestione del trasporto ferroviario regionale.

http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=3313

martedì 20 marzo 2012

PRIMARIE: SCELGO IO - 29/03/2012

GLI SPRECHI DI PALAZZO SANTO STEFANO

Paolo Giacon e Fabio Rocco, consiglieri provinciali, si sono improvvisati cronisti d'assalto ed in un cortometraggio di undici minuti a metà tra Le Iene e Report raccontano da dentro gli sprechi della Provincia di Padova. Dai tre milioni di euro spesi per la comunicazione istituzionale ai fondi per "Viva la befana" e l'indimenticabile "Batimarso".

martedì 13 marzo 2012

lunedì 5 marzo 2012

Revamping Italcementi

Il Consiglio di Stato dice sì al revamping


Il Consiglio di Stato accende il semaforo verde per il progetto di revamping degli impianti Italcementi. Con la sentenza depositata ieri, i giudici romani danno ragione al cementificio e ribaltano la sentenza del Tar del Veneto, che aveva congelato il piano. Un progetto incompatibile, secondo il Tribunale amministrativo, con le norme del Parco regionale dei Colli Euganei.

Questa interpretazione non è condivisa dal Consiglio di Stato, secondo cui l’intervento è pienamente legittimo. Strada spianata, dunque, per il maxi-progetto di ristrutturazione del cementificio, che prevede un investimento di 160 milioni di euro per realizzare un nuovo forno, una torre a cicloni alta 89 metri (in un primo tempo era stata prevista di 130 metri) e la permanenza dello stabilimento in zona per altri 28 anni.
Il Consiglio di Stato ha riformato la sentenza del Tar, dando l’ok alla compatibilità ambientale, ritenendo fondate le prospettazioni dell’Italcementi, “fatte proprie anche negli appelli adesivi dell’Ente Parco dei Colli Euganei e della Provincia di Padova”.

Nello specifico, si è affermato che:

”Poiché Italcementi non ha mai attivato progetti di dismissione del proprio impianto, il progetto ora in controversia è un reale adeguamento e non può essere inteso come “nuovo”, ma esclusivamente come modifica sostanziale, prevedendo infatti una maggiore efficienza ed un adeguamento consistente nella sostituzione di alcuni apparati tecnologici e ciò a tutta evidenza anche sotto il profilo edilizio ed urbanistico”;

…”l’area interessata rientra tra quelle prevalentemente edificate con caratteristiche originarie irreversibilmente trasformate dai processi urbanizzati e qualificata D4 – destinata ad attività produttive…”;

Addirittura il C.d.S. avalla la discutibile idea (espressa nel parere emesso il 1° dicembre 2010) della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto, secondo cui “un elemento verticale -la discussa torre di 89 metri-, il cui sviluppo si accompagna ad una qualità architettonica apprezzabile, in linea con le tendenze dell’architettura contemporanea che attribuiscono alle strutture verticali ad elevato contenuto tecnologico, (ha, n.d.r.) la funzione di riqualificare i siti nei luoghi deteriorati o caratterizzati da debolezze o marginalità di disegno”.
 
http://pdmonselice.blogspot.com/2012/03/il-consiglio-di-stato-dice-si-al.html#more

FONTE (scarica la sentenza integrale):http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%205/2011/201106249/Provvedimenti/201201185_11.XML

giovedì 16 febbraio 2012

PROMUOVERE LA CULTURA DELLA LEGALITÀ

PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE PER PREVENIRE E CONTRASTARE IL CRIMINE ORGANIZZATO E MAFIOSO E PROMUOVERE LA CULTURA DELLA LEGALITÀ E DELLA RESPONSABILITÀ.



Intervento di Laura Puppato (Capogruppo PD Consiglio Regionale Veneto)

Lunedì 23 gennaio 2012 (Palazzo Ferro Fini, Venezia)




Bersani: il comportamento dell'Europa con la Grecia è vergognoso

"Non può continuare a pagare la povera gente, così si uccide un Paese"

mercoledì 15 febbraio 2012

PD Nuovo Percorso: COMUNICATO STAMPA

Le ultimissime vicende Lusi e Brentan, dopo quella di Penati e Co. dimostrano come la "questione morale" sia anche un affare interno al PD, ”, oltreché a tutto il sistema dei partiti italiani.
Le orgogliose affermazioni di estraneità del PD a corruzione e malversazione suonano oggi a cittadini ed iscritti come un'ennesima beffa.
È evidente a tutti che "alcune mele marce" hanno potuto fare i propri interessi all'ombra del partito in assenza di qualsiasi forma di controllo e/o di trasparenza dei contributi elettorali.
La stessa esistenza, al solo fine di ricevere finanziamenti, di due partiti morti (DS e Margherita) rappresenta una vera e propria truffa, anche se legalizzata. Chi ha preso decisioni in merito deve dimettersi. Non solo. La gestione economica del passaggio da Ds e Margherita al Pd deve essere chiarita a tutti i livelli, nazionale e locale, a tutti gli iscritti nella massima trasparenza.
Il principio secondo cui chi riveste ruoli dirigenziali e di rappresentanza si senta giustificato per il solo fatto di non sapere, o di non essere stato informato, non può più vigere; il Pd è nato sotto il principio di responsabilità (accountability, diceva il primo segretario del partito) e di responsabilità oggettiva.
Nessuno può dire “io non c’ero o se c’ero dormivo”.
È interesse di tutto il PD Veneto che la magistratura accerti tutte le responsabilità di Brentan e di chi ha gestito mazzette e finanziamenti illeciti, al punto che ci aspettiamo che dentro il partito non ci siano forme di omertosa solidarietà con i colpevoli, ma anzi ne vengano contributi al lavoro della magistratura.
Soprattutto in questo momento di difficoltà, in cui il paese è chiamato al sacrificio e al rigore, è necessario che il Pd dia un segno inequivocabile della parte dalla quale vuole stare.
Ne risulta che è anche necessario che chi doveva controllare sui finanziamenti elettorali si dimetta.
E ancora: il Pd si deve dotare di una Carta pubblica in cui tutti coloro che occupano cariche in enti vari per conto del PD dichiarino le proprie posizioni, le retribuzioni, le consulenze, i titoli ad occupare l'incarico, il che è almeno in parte quello che per legge è d’obbligo per tutti i dirigenti e i funzionari che rivestono incarichi di indirizzo politico e amministrativo (D.Lgs 150/2009).
Su questi obiettivi ci impegneremo a tutti i livelli del PD perché nessuno, la prossima volta, possa affermare "io non sapevo...".

PD Nuovo Percorso